Cliccando su questo link si avrà modo di leggere un interessantissimo studio statistico condotto dal Wall Street Journal sull’abitudine a masticare il paradenti di uno dei più grandi cestisti della storia ancora in attività, Steph Curry.
Secondo il WSJ, Steph Curry segna di più e migliora le sue percentuali quando non indossa correttamente il suo Mouthguard ma lo tiene fra i denti e fuori dalla bocca. L’attività di chewing del paradenti che smette di avere funzione protettiva sviluppa una nuova funzione: quella di sostegno della concentrazione.
Steph Curry per l’esecuzione del tiro libero, come si può evincere dalla tabella sottostante, preferisce non tenere il mouthguard in bocca e questa abitudine é cresciuta nel tempo.
Secondo altre osservazioni, ciancicare il paradenti equivarrebbe a giocare con il chewing gum in bocca, abitudine sbagliata per moltissimi versi (dispendio energetico elevato, rischio trauma linguale elevato, mancata protezione con mouthguard) ma in grado di aumentare il livello di concentrazione-partita per molti atleti. Ben Cohen, giornalista sportivo del WJS, fa titolare un suo articolo con la frase: “Stephen Curry Shoots Better When Chewing His Mouthguard” e inserisce una tabella in cui i due Steph (mouthguard in e mouthguard out) vengono inseriti in classifica separatamente.
Questa osservazione la associamo anche alla sempre più frequente abitudine da parte di molti di riprodurre l’abitudine. Anche LeBron James lo tiene spesso fuori dalla bocca. É una abitudine nervosa, come dice l’owner di Golden State Joe Lacob, ma funziona in termini di presenza, o di capacità di stare sul “pezzo” così come forse il chewing gum. A differenza del quale esercita la funzione protettiva nei prolungati momenti di applicazione corretta.
Gianluigi Fiorillo